Lettera al direttore il nucleare è morto. 28 giugno 2019

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bnn, edizione karlsruhe, “globaler natur”, 28 giugno 2019


l'energia nucleare è morta. una verità - almeno in germania - che a persone come lo scrittore di lettere, il signor göller, non piace essere ascoltato.

spera che ci siano ancora stati che vogliano continuare a mantenere questa tecnologia antiquata - attraverso tentativi di farla rivivere con l'aiuto della ricerca sui nuovi reattori nucleari di quarta generazione. vuole anche salvare il clima con migliaia di nuovi reattori sparsi in tutto il pianeta. questi dovrebbero poi essere realizzati anche nei paesi del terzo mondo, nei paesi emergenti, negli stati instabili e terroristici per realizzare il suo sogno di una radioattività onnipresente.

la speranza nel potere illimitato della tecnologia e della scienza così come nella ricerca "non importa quale diavolo", non è riuscita a offuscare la sua fede nello spirito della ricerca, nonostante le indicibili catastrofi con i reattori nucleari, la contaminazione del mondo con scorie radioattive e la produzione quotidiana di nuove scorie nucleari.

è semplicemente è un bene che gli alunni, i giovani, gli studenti, i genitori e gli scienziati critici che scendono in piazza il venerdì in tutto il mondo vogliano prendere una strada diversa anche qui - perché purtroppo ci sono stati abbastanza scenari horror come a chernobyl, fukushima, asse e tante altre contaminazioni con la radioattività artificiale e diventeranno la spada di damocle, soprattutto per le generazioni future.

penso che sia giunto il momento di lasciare che il genio dei ricercatori confluisca specificamente nei progetti di energia rinnovabile - per la sicurezza. la sopravvivenza delle persone, del clima e del mondo di cui abbiamo urgentemente bisogno, non quella dei reattori. fedele al motto: sbarazzarci del carbone e dell'energia nucleare: la nostra elettricità è rinnovabile.